Bello la mattina alzarsi 15 minuti prima per prendere il treno prima e preparare le lezioni per la mattinata e alla 2 fermata salgono 3 suore che si mettono a pregare a voce alta di fatto impedendomi di ripassare astrattismo e metafisica... argomenti per me ostici...
Non è la preghiera è il fatto che parlano a voce alta e io non riesco a leggere!
E poi che dire della signora che si è seduta vicino a me per partecipare al rosario?
Tanto valeva prendere il treno con i miei colleghi conunisti e parlare di politica...
Sono arrivata. Andiamo a lavorare. ... sperando che in sala docenti mi lascino lavorare!!!!
Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...
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