Oggi è una bellissima giornata di sole. È un reato passarla al chiuso, in una scuola, piuttosto che starsene sdraiati su una spiaggia a dormire cullati dal rumore delle onde che si infrangono sull'arenile.
Specialmente se non riesci come me a tenere gli occhi aperti alle 13:37.
Ho bisogno di riposo.
Ho veramente bisogno di riposo.
Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...
Commenti
Posta un commento