Dopo giorni e giorni e continui rimandi oggi ci siamo trasferiti in casa della nonna in modo che nel nostro appartamento possano avere inizio i lavori di ristrutturazione.
Sono qui da nemmeno 6 ore e vorrei tornarmene a casa mia. Casa mia è silenziosa... nom sembra nemmeno di abitare in centro città. Qui invece siamo su una via trafficata, e si sente il rumore della strada e del treno. I vicini di casa poi sono rumorosi prima volavano di quei "va a fare in culo" snocciolati uno dopo l'altro come le ave Maria in un rosario. Non sono abituata a questo.
Poi mi manca il parquet. Sono abituata a stare sempre scalza e qui invece non ci riesco. Il pavimento è freddo e davvero non riesco. La casa è fredda tutta. Mi andrò a prendere i pigiami di pile che in casa mia non ho mai usato.
Non so quanto dovremo stare qui.
Tre mesi almeno. Oggi è il 7 dicembre quindi non me ne vado prima del 7 marzo, ma sono pessimista. Secondo me rimango fino a giugno.
La casa è grande e spaziosa. Ci siamo portati dietro poche cose ma mi manca il calore dei libri, la mia roba. I mei oggetti personali stanno in una borsa della spesa. Mi sento un po' nuda in questa casa.... come se fossi in vacanza, ma anche no.
Incrociamo le dita e speriamo duri il meno possibile.
Aggiungo, oggi, alla mia collezione una litografia di Toulouse Lautrec. “Moulin Rouge. La Goulue” è una litografia a quattro colori realizzata conseguentemente alla vittoria dell'artista in una gara indetta dall'impresario del famoso Moulin Rouge, Charles Zidler, per la realizzazione di un cartellone pubblicitario che rappresentasse il locale ed i suoi ballerini. ono protagonisti i due ballerini del locale più importanti all'epoca: in primo piano Valentin le Desossè ed in secondo la Goulue nel pieno della sua esibizione mentre balla lo chahut, una danza molto in voga nella Parigi di fine Ottocento; sullo sfondo è schierato un indistinto pubblico. I colori dei tre piani conferiscono profondità alla scena che di per sé è piatta, senza prospettiva, come le stampe giapponesi a cui si ispira. In questa Affiche si respira l'aria della Parigi della Bella Epoque, la voglia sfrenata di divertimento, quel sapersi godere l vita che oggi abbiamo perso. E' lo specch
Commenti
Posta un commento