Finalmente è arrivato anche per noi il tempo delle vacanze!
Siamo partiti ora direzione Puglia e aspettiamo di trovare ancora un po' di estate, un mare cristallino e una bella spaiggia.
Ma anche la famiglia. Una famiglia semi sconosciuta, ma pur sempre famiglia.
8 anni fa avevo detto addio a quei luoghi, pensavo che non sarei mai più tornata ma un po mi dispiaceva non fare mai vedere quei luoghi alle mie figlie. Se ne è presentata l'occasione ed eccoci in viaggio.
Un tuffo nel passato, quando io e mio fratello alla loro età compivamo il solito viaggio lungo tutta l'Italia per vedere la nonna. La nonna è volata in cielo da 11 anni ormai, ma la famiglia, la grande famiglia è ancora in piedi e cerchermo di conoscerla.
Cercheremo di conoscere anche i luoghi, perché questa sì sarà l'ultima volta che li vedremo. Non credo che riuscirò a convincere papà a scendere ancora una volta.
E ora inizia il viaggio attraverso l'Italia. Le bambine sono emozionate al pensiero. Abbiamo già attraversato l'Italia ma sempre in aereo. Oggi invece siamo in macchina, un vero viaggio della memoria per me, come facevamo da piccoli.
Aggiungo, oggi, alla mia collezione una litografia di Toulouse Lautrec. “Moulin Rouge. La Goulue” è una litografia a quattro colori realizzata conseguentemente alla vittoria dell'artista in una gara indetta dall'impresario del famoso Moulin Rouge, Charles Zidler, per la realizzazione di un cartellone pubblicitario che rappresentasse il locale ed i suoi ballerini. ono protagonisti i due ballerini del locale più importanti all'epoca: in primo piano Valentin le Desossè ed in secondo la Goulue nel pieno della sua esibizione mentre balla lo chahut, una danza molto in voga nella Parigi di fine Ottocento; sullo sfondo è schierato un indistinto pubblico. I colori dei tre piani conferiscono profondità alla scena che di per sé è piatta, senza prospettiva, come le stampe giapponesi a cui si ispira. In questa Affiche si respira l'aria della Parigi della Bella Epoque, la voglia sfrenata di divertimento, quel sapersi godere l vita che oggi abbiamo perso. E' lo specch
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