Non posso tenere tutte le foto dell’estate sul telefono, sono troppe, e ogni tanto qualcuna va cancellata per fare spazio a qualcuna di nuova e mi accorgo che comunque ci sono giorni in cui non ci sono foto. Quando siamo con A le foto sono così tante, i selfie sono d’obbligo, quel suo braccio che ci prende tutti e solo lui sa come fare, nei prossimi mesi un po’ ci mancherà perché rimarremo senza di lui per un po’ e di conseguenza senza fotografie. Poi ci sono le giornate con S e N che quelle sono sempre senza foto, evidentemente siamo felici e non pensiamo mai a fare delle fotografie, però delle foto con S le conservo perché mi piace vederle quando mi sento un po’ triste. Tra le foto che conservo ci sono quelle dei nonni e della zia, di mio marito vestito da vichingo, quelle delle bambine mentre si tuffano al mare. Conservo i paesaggi assolati, la fattoria, qualcosa che mi possa consolare, appunti visivi, pillole di felicità. Ma nonostante le mille e mille foto che scatto non
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